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Un nuovo gigante dell’energia
La recente fusione tra Saipem e Subsea7 ha dato vita a Saipem7, un colosso europeo nel settore dei servizi energetici, con un fatturato previsto di 20 miliardi di euro. Questo nuovo gruppo, che avrà la sua sede legale a Milano e sarà quotato sia in Piazza Affari che alla Borsa di Oslo, rappresenta un passo significativo per l’industria energetica, creando un portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi e un margine operativo lordo superiore ai 2 miliardi. Con 45.000 dipendenti, di cui 9.000 ingegneri, Saipem7 si propone come un attore chiave nel panorama globale.
Sinergie e opportunità di crescita
La fusione non è solo un’operazione di consolidamento, ma anche un’opportunità per generare sinergie annuali stimate in circa 300 milioni di euro a partire dal terzo anno. Gli attuali azionisti di Saipem e Subsea7 parteciperanno equamente al capitale del nuovo gruppo, con un piano di integrazione che prevede un costo complessivo di circa 270 milioni. Questo approccio strategico mira a ottimizzare le risorse e migliorare l’efficienza operativa, posizionando Saipem7 come leader nel settore dei servizi offshore e subsea.
Supporto istituzionale e prospettive future
Il forte supporto degli azionisti di riferimento, tra cui Eni e Cdp Equity, è un indicatore chiave della fiducia nel progetto. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato come questa fusione rappresenti un esempio di come il settore pubblico possa valorizzare operazioni industriali significative. Con un presidente designato da Siem Industries e un amministratore delegato scelto dai soci italiani, la governance di Saipem7 è pensata per garantire una gestione efficace e orientata al futuro. La creazione di un leader globale nel settore dei servizi energetici non solo migliorerà il profilo competitivo dell’azienda, ma contribuirà anche a rafforzare la struttura patrimoniale, apportando benefici tangibili agli azionisti e all’intero settore.