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Un atto di sabotaggio inquietante
La notte scorsa, l’ospedale Molinette di Torino è stato teatro di un episodio inquietante che ha messo in pericolo la salute di numerosi pazienti. Ignoti hanno perpetrato un atto di sabotaggio, danneggiando gravemente le apparecchiature necessarie per le procedure radioterapiche. Questo evento ha portato alla sospensione delle terapie, creando un clima di ansia e preoccupazione tra i pazienti e il personale medico.
Dettagli dell’incidente
Secondo le prime ricostruzioni, i sabotatori hanno tagliato i cavi elettrici che collegano i computer agli acceleratori lineari, lasciando inoperativi due dispositivi cruciali per le terapie. Solo una tomografia è rimasta funzionante, ma le sue capacità non possono sostituire le apparecchiature danneggiate. Inoltre, è emerso che sono stati versati liquidi sui computer e manomessi i cavi telefonici, compromettendo ulteriormente le comunicazioni interne dell’ospedale.
Le conseguenze per i pazienti
La sospensione delle procedure radioterapiche ha avuto un impatto diretto su decine di pazienti, costretti a rinviare trattamenti vitali. L’azienda ospedaliero-universitaria Città della Salute e della Scienza ha immediatamente sporto denuncia e ha garantito che le apparecchiature sarebbero state ripristinate nel più breve tempo possibile. Tuttavia, l’incertezza su quando i pazienti potranno riprendere le loro terapie rimane un tema di grande preoccupazione.
Ipotesi e indagini in corso
Le autorità stanno attualmente indagando sull’accaduto, e tutte le piste sono aperte. Le ipotesi variano dall’intimidazione nei confronti di medici e specialisti a possibili regolamenti di conti. Questo episodio solleva interrogativi inquietanti sulla sicurezza degli ospedali e sulla protezione delle strutture sanitarie, che dovrebbero essere luoghi di cura e non di violenza.