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Il contesto attuale del commercio internazionale
Il commercio internazionale sta attraversando un periodo di profonda trasformazione, caratterizzato da un’accelerazione normativa e da cambiamenti geopolitici senza precedenti. Le piccole e medie imprese (PMI) si trovano a dover affrontare sfide significative, in particolare con l’introduzione delle Disposizioni nazionali complementari al Codice doganale dell’Unione nel 2024. Queste nuove normative non solo semplificano la legislazione nazionale, ma inaspriscono anche le sanzioni per chi non rispetta gli adempimenti doganali, rendendo essenziale per le PMI un aggiornamento costante e accurato.
Digitalizzazione e nuove tecnologie
Il processo di digitalizzazione delle operazioni doganali continua a progredire, nonostante le proroghe che hanno caratterizzato il settore. Con l’entrata in vigore del nuovo sistema informativo NCTS fase 5 a gennaio 2025, le aziende dovranno fornire informazioni più dettagliate per le dichiarazioni di transito. Questo cambiamento rappresenta un passaggio cruciale per le imprese esportatrici, che dovranno adattarsi rapidamente per evitare ritardi e sanzioni. La reingegnerizzazione delle dichiarazioni di esportazione, avviata nel dicembre precedente, richiede un’attenzione particolare da parte degli operatori per garantire la conformità alle nuove regole.
Le nuove regole di origine preferenziale
Un’altra novità significativa è rappresentata dalla Convenzione Paneuromediterranea (PEM) riveduta, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2025. Questa convenzione introduce nuove regole di origine preferenziale, semplificando le normative esistenti e aumentando la soglia di tolleranza al 15%. Tuttavia, la coesistenza temporanea delle nuove e vecchie norme fino a dicembre 2025 potrebbe generare confusione tra gli operatori. È fondamentale che le PMI prestino massima attenzione per evitare incomprensioni e sfruttare al meglio i benefici offerti dalle nuove disposizioni.
Implicazioni delle politiche commerciali globali
Le politiche commerciali globali, come quelle introdotte dall’amministrazione Trump, stanno già avendo un impatto tangibile sul mercato. I dazi del 25% su merci canadesi e messicane, insieme a un ulteriore 10% su quelle cinesi, rappresentano una minaccia concreta per le PMI italiane, che già affrontano dazi sul settore dell’acciaio e alluminio. Con l’export italiano verso gli Stati Uniti che ha raggiunto i 67,2 miliardi di euro nel 2024, i settori della moda, alimentare e arredamento sono particolarmente vulnerabili a questa nuova ondata di protezionismo. Le aziende devono prepararsi per affrontare queste sfide e garantire la loro competitività nei mercati internazionali.
Formazione e aggiornamento come chiave del successo
In questo contesto di cambiamenti rapidi e complessi, la formazione in ambito doganale diventa un investimento strategico per le PMI. Overy srl ha sviluppato un corso di aggiornamento ai fini AEO, che partirà a marzo 2025, per fornire agli operatori le competenze necessarie per affrontare le sfide globali. Con un programma che copre geopolitica, attualità e novità normative, le PMI possono prepararsi per un futuro competitivo e sostenibile. L’adeguamento alle nuove normative e la formazione continua sono essenziali per garantire la tracciabilità delle forniture e dimostrare la sostenibilità delle filiere, elementi sempre più richiesti nel commercio internazionale.