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Il ruolo cruciale dell’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale (IA) sta emergendo come un elemento chiave per il futuro delle piccole e medie imprese (pmi) italiane. Secondo Federico Menna, CEO di Eit Digital, l’adozione massiccia di tecnologie IA potrebbe incrementare il PIL italiano fino al 18%. Questo dato, proveniente da uno studio condotto da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Microsoft Italia, evidenzia l’enorme potenziale che l’IA ha nel trasformare l’economia nazionale, specialmente per le pmi, che rappresentano il cuore pulsante del tessuto imprenditoriale italiano.
Le sfide regolatorie per le pmi
Tuttavia, nonostante le opportunità, le pmi si trovano ad affrontare una complessità regolatoria che può ostacolare l’implementazione di queste tecnologie. Menna sottolinea che è fondamentale che l’Europa sviluppi strumenti di supporto per le imprese, affinché possano navigare in questo panorama complesso. In Italia, gli European Digital Innovation Hubs, finanziati dalla Commissione Europea e dal PNRR, offrono iniziative che aiutano le pmi ad avvicinarsi e ad adottare le nuove tecnologie. Questi hub rappresentano un passo importante verso la digitalizzazione delle piccole imprese, ma è necessario un impegno costante per garantire che le pmi possano sfruttare appieno il potenziale dell’IA.
Unione europea e accesso ai mercati
Menna evidenzia anche l’importanza della coesione a livello europeo per supportare le aziende nazionali. L’accesso facilitato ai mercati esteri è cruciale per la crescita delle pmi italiane. La frammentazione del mercato europeo rappresenta una sfida, mentre l’unione offre opportunità straordinarie. Accedere a mercati come quello degli Stati Uniti diventa più semplice se le pmi italiane hanno già esperienza in 27 mercati europei diversi. Questo approccio non solo aumenta la competitività delle aziende italiane, ma le prepara anche a sfide globali, rendendo possibile una crescita sostenibile e duratura.