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Un’analisi della crescita dell’intelligenza artificiale nel settore moda
Negli ultimi anni, il settore della moda ha iniziato a riconoscere l’importanza dell’intelligenza artificiale (AI) come strumento fondamentale per promuovere la sostenibilità e la circolarità. Secondo il report 2024/2025 del Monitor for Circular Fashion di Sda Bocconi, si prevede che l’adozione dell’AI nelle aziende della moda crescerà del 31% nei prossimi tre anni. Questo cambiamento non è solo una risposta alle nuove normative europee, ma rappresenta anche un’opportunità per le aziende di innovare e migliorare le loro pratiche produttive.
Il ruolo delle piattaforme online nella circolarità
Oltre all’AI, il report evidenzia un aumento significativo nell’uso delle piattaforme online per la circolarità, con una crescita stimata del 19%. Queste piattaforme non solo facilitano la tracciabilità dei materiali e dei prodotti, ma offrono anche ai consumatori la possibilità di fare scelte più consapevoli. La trasparenza nella filiera produttiva diventa così un elemento chiave per attrarre un pubblico sempre più attento alla sostenibilità.
Le sfide e le opportunità per le aziende
Nonostante le prospettive positive, le aziende della moda si trovano ad affrontare diverse sfide. La difficoltà nel quantificare i costi e i ricavi legati all’implementazione di pratiche sostenibili è uno dei principali ostacoli. Inoltre, il rispetto degli standard ambientali e sociali lungo l’intero ciclo di produzione è diventato un tema cruciale, soprattutto con l’entrata in vigore della due diligence directive (Csddd). Le aziende devono quindi sviluppare strategie efficaci per garantire il rispetto delle normative e migliorare le condizioni di lavoro.
La percezione dei consumatori sulla moda sostenibile
Un altro aspetto da considerare è la percezione dei consumatori riguardo all’abbigliamento sostenibile. Secondo il report, i principali ostacoli all’acquisto di prodotti sostenibili sono il costo elevato, il timore di contraffazioni e le preoccupazioni sul greenwashing. È evidente che per promuovere una cultura della sostenibilità, le aziende devono non solo migliorare la loro offerta, ma anche educare i consumatori sui benefici dell’acquisto consapevole.
Conclusione: un futuro da costruire insieme
Francesca Romana Rinaldi, direttrice del Monitor for Circular Fashion, sottolinea che la creazione di una cultura della sostenibilità non può essere imposta tramite regolamenti, ma deve essere il risultato di un impegno collettivo da parte delle aziende. Il M4cf rappresenta un’opportunità unica per i vari attori del settore moda di collaborare e condividere buone pratiche, accelerando così la transizione verso un futuro più sostenibile.